giovedì 5 marzo 2009

Cimiano, 4 ottobre 08
REDS - BLUES 3 - 2


Condizioni climatiche ideali al Maracanà di Cimiano, ma terreno di gioco leggermente scivoloso per le precipitazioni atmosferiche della mattinata; per l’occasione gli oranges vestono una nuova tenuta di gioco tutta rossa (reds), fornita dall’assente Gabriele che l’ha ricevuta in eredità da un lontano zio allenatore (ma quanti parenti e/o affini avrà mai questo ragazzo ?). Sciolte le riserve sulle formazioni scese in campo, il nostro Capitano Gigione Balzarini ha diramato le stesse nelle prime ore del pomeriggio di venerdì 3 ottobre u.s. Da una parte l’invincibile Armata Rossa capitanata dal Gigante Buono di Via Paolo Sarpi: Claudio detto lo Jascin dalle lunghe mani, Andrea Zanon detto il Ragazzo della Via Pal (qui si parla di Ungheria, ma va bene lo stesso), Alberto Galeotto la diga di Leningrado, Silvio la locomotiva di Vladivostock, Alberto X. il bomber degli Urali, Pino detto il figlio dello Zar di Parma, Stefano B. il geometra della periferia di Mosca, Gigione la catapulta di Volvograd. Dall’altra l’Armata Brancaleone (blues) capitanata da una vecchia gloria del Cantù Calcio: John detto le Mani di Dio, Pietro i piedi di Pinocchio, Edoardo la Littorina di Milano Linate, Eugenio il Mastino dell’Area di Rigore, Guido l’Attilio Regolo del Centrocampo, Raffaele i Polmoni di Pasinato, Angelo il Marchese di Carpaneto Piacentino, Enzino (almeno per questa sera) lo sciagurato Egidio. Sulla carta quindi (bando alle battute fuori luogo ed a sospetti circa il non regolare equilibrio delle forze scese in campo) i più maligni si attendevano una goleada del tipo Juventus – Acquapozzillo, invece incredibilmente la partita è finita 3-2 a favore dei REDS, con scarto minimo che si sarebbe potuto annullare se il caro Enzino non avesse calciato direttamente nel Fiume Lambro il pallone dell’occasione avuta nei minuti di recupero. Marcatori: Silvio (reds), Gigi (reds), Eugenio (blues), Pino (reds), Raffaele (blues).



BLUES:

JOHN: esime da colpe per i gol subiti, preciso nelle prese, puntuale nelle uscite, risente di un piccolo dolorino alla spalla ma stoicamente rimane al suo posto. Le Mani di Dio anche questa volta hanno fatto il loro dovere.

EDOARDO: leggermente sottotono rispetto alle ultime apparizioni, la Littorina di Milano Linate si imbatte infatti in uno sciopero dei controllori di volo e dopo pochi minuti si accomoda in panchina perché appiedato (o forse azzoppato) dall’irruenza di un avversario.

PIETRO: stavolta non esegue con successo la giocata che l’ha reso celebre, mi riferisco alla cara e vecchia “Trivela”, ad ogni buon conto da parte sua riesce a levigare ben benino le caviglie del caro Bomber Alberto ed a onorare la cara Arte Paterna (Geppetto) !

EUGENIO: rammenda e rattoppa gli squarci che si aprono nel cuore della propria difesa, per la disperazione quando può si porta in avanti e segna un bel gol a fil di capello di Claudio !!. Granitico.

GUIDO N.: predica nel deserto, pennella giocate di classe pura, offre palloni a compagni degni ormai di partecipare soltanto alle para-olimpiadi; incompreso.

ANGELO: vecchia gloria del calcio brianzolo, stella del firmamento ormai eclissata dietro alle proprie stesse finte che, vista la velocità dei movimenti, non fanno più ubriacare le difese avversarie. Nobile decaduto un tempo padrone di mezza campagna piacentina, di lui rimane ormai un bellissimo maniero ceduto ad un facoltoso notaio del luogo. Nostalgico dei tempi passati, a tavola ricorda con piacere quando ancora giovane è riuscito a fratturarsi per ben due volte il setto nasale nel corso di memorabili battaglie calcistiche. Epico.

RAFFAELE: fa quello che può nonostante la mole (105 chilogrammi), inciampa praticamente in sé stesso ruzzolando come un birillo per quindici metri, sfiora l’amico Gigione facendogli saltare il dente del giudizio, risolleva le sorti della propria compagine con una bella girata su punizione del Conte Angelo Lecchi.

ENZO M.: l’erede di Egidio Calloni cerca il gol in diverse occasioni, se ne mangia uno di testa su splendido cross di Eugenio, se ne divora un altro praticamente da dentro la porta, riesce a rubare in Zona Cesarini il premio Pippero che gli opinionisti SKY avevano ormai quasi assegnato e consegnato a Stefano B.



REDS:

CLAUDIO: onesto Acchiappasogni, non vede una fucilata di Eugenio che si incastona a fil di palo, esime da colpe quando Raffaele lo impallina in area di rigore. Onesto ultimo baluardo difensivo.

ANDREA: il ragazzo della Via Pal rimane al palo o meglio in panchina dopo pochi minuti, i muscoli e tendini ormai logori e consumati risentono del tempo che passa; vorrebbe fluidificare sulla sinistra come l’idolo di gioventù Aldo Maldera, ma la memoria ed il ricordo non bastano: pensionato.

SILVIO: apre il Valzer delle marcature con una sabongia da fuori area, dopo l’uscita dal campo di Andrea coordina con Alberto G. il lavoro difensivo e protegge amorevolmente la propria porta. Duttile.

ALBERTO G.: baluardo difensivo, alto come un Watusso, prende tutte le palle al di sopra dei due metri e mezzo, dalla linea di porta contrasta gli avversari a centrocampo ! Entra di diritto nella banda dei Fantastici 4.

PINO: posizionato a centrocampo corre come un dannato, suggerisce, difende, attacca, contrasta, segna un gol su triangolazione di Gigi. Eccitato come un bambino per il nuovo ruolo assegnato, a fine serata invia un SMS di ossequio al Capitano Don Balzarini per avere manipolato le squadre in modo poterlo impiegare nella nuova posizione. Questo è materiale per il Dott.Guariniello, le prove adesso sono evidenti e quindi già inviate all’Ufficio Inchieste per gli accertamenti del caso.

ALBERTO B.: probabilmente informato da qualche giornalista di France Football dell’imminente consegna dell’ambito premio Ciabatta d’Argento 2007/2008, viene forse distratto da tali eventi extra-calcistici e nel corso della partita non rende come al suo solito. Fa selezione naturale eliminando il buon Edoardo, ma fa anche opera umanitaria non vendicandosi del killer Pietro che lo lusinga con triplice scarpata nei malleoli. Noblesse oblige.

STEFANO B.: apprezzato centrocampista della vicina Polisportiva Casoretto, un po’ meno per essere compagno di merende del caro Pietro, cerca il gol in diverse occasioni, fa la barba ai lampioni del campo in almeno due circostanze. Viene scippato in extremis da Enzo del non ambito premio Pippero.

GIGI: la mette anche questa volta con un patriot terra-cielo, cerca con sufficienza la doppietta ma spara debole contro l’ottimo John. Pattina sul campo di calcio come fosse Katerina Kostner e prima di uscire dal recinto di gioco bacia il terreno come un vero brasiliano. Eticamente corretto, gran lavoratore, nonché buon padre di famiglia, ma visti i recenti accadimenti settimanali, un’ombra di sospetto sulla sua incorruttibile persona è calata anche sul nostro magnifico Capitano (vedasi primo caso di doping amministrativo). È stato forse vittima delle circostanze oppure, volendo ambire al premio “Stivale 2008/2009, manipola le formazioni in modo da realizzare il maggior numeri di reti ?

Ai posteri l’ardua sentenza, un saluto da parte del Vs occasionale reporter Raffaele.

M.V.P.: Guido e Pino PIPPERO: Enzo

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